giovedì 26 settembre 2019

NIZZA: IL CAPITOLO DEGLI ORDINI DINASTICI DELLA REAL CASA DI SAVOIA


NIZZA: IL CAPITOLO DEGLI ORDINI DINASTICI DELLA REAL CASA DI SAVOIA

Si è celebrato a Nizza, antica sede della Contea sabauda, l’annuale Capitolo degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia. Il venerdì 20 settembre si è svolta l’assise plenaria dei delegati alla presenza del  Gran Maestro, S.A.R. Vittorio Emanuele, e del Gran Cancelliere, S.E. Johannes Niederhauser, Cavaliere dell’Ordine Supremo della SS. Annunziata e dei componenti della Giunta: dalla relazione del Gran Cancelliere è emersa la qualità e la quantità delle attività assistenziali e culturali promosse dalle delegazioni degli Ordini nel corso dell’anno in Italia, in Europa, negli Stati Uniti e nell’America latina e di recente anche in  Giappone. Il 21 settembre ha avuto luogo la rimessa protocollare dei diplomi e delle decorazioni dell’Ordine al Merito di Savoia e dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro presso lo storico Palàis de la Mediterranèe: preceduto dal Suo stendardo e al suono della “Marcia Reale” ha fatto il suo ingresso il Gran Maestro, accompagnato dalle LLAARR  il Principe di Piemonte e Venezia e il Principe Sergio di Jugoslavia, dal Gran Cancelliere,  salutato dalle  oltre 1000 persone intervenute fra insigniti e ospiti: numerosi i riconoscimenti concessi e particolare apprezzamento vi è stato per la “medaglia di benemerenza mauriziana in oro” alla CROCE ROSA di Rivaloro per la preziosa azione disimpegnata con la creazione del Poliambulatorio a sostegno dei cittadini di Genova, colpiti dal crollo del ponte “Morandi” e per il “Corpo degli Alabardieri” del Duomo di Monza. Al termine della rimessa, il Principe Emanuele Filiberto ha illustrato le iniziative adottate a favore di istituzioni ed enti assistenziali e religiosi nel corso del precedente anno, fra i quali la Custodia Francescana di Terra Santa e la CBM Italia onlus per la cura delle malattie oftalmiche, per il cui sostegno si è particolarmente spesa la Delegazione per la Sicilia degli Ordini dinastici. Nella suggestiva cornice del Castello di Cremàt si è svolta infine la serata di gala, il cui ricavato è stato destinato ad interventi a favore di MERCY SHIPS che promuove progetti di chirurgia infantile su navi ospedali in Africa. Domenica 22 settembre, memoria liturgica di San Maurizio martire, nella Basilica di Nostra Signora dell’Assunzione il Vescovo di Nizza S.E. Mons. Andrè Marceau, cav. di gr. cr. dell’O.S.M.L., assistito da numerosi sacerdoti insigniti in abito corale, ha officiato la Santa Messa solenne, conclusasi con la benedizione impartita con le reliquie del Legionario Tebeo.  In cornu epistolae presenziavano il Gran Maestro e S.A.R. il Principe di Piemonte e Venezia con  LLAARR
le Principesse Marina e Maria Pia di Savoia, il Principe Sergio e il Principe Michele di Yugoslavia
Alla successiva colazione in un clima di viva cordialità le dame e i cavalieri degli Ordini dinastici hanno avuto modo di rinnovare i sentimenti di devozione al Gran Maestro e a
lla Famiglia reale (d.t.)







venerdì 13 settembre 2019

Unita’ a mezzogiorno


Unità a Mezzogiorno.
Come l'Italia ha messo assieme i pezzi.
«Il Risorgimento è un campo di forti tensioni, un’epopea lacerata. Ciò che rende particolarmente intricati e duraturi quei conflitti è la loro matrice territoriale: il fatto che si coagulino attorno alla vistosa diversità politica, strutturale e culturale fra regioni settentrionali e regioni meridionali. Quella sorta di confine interno costituisce il cuore stesso dei problemi del Risorgimento. Nata fra Torino e l’Europa, l’unità italiana si compie a Mezzogiorno.»

Se l’anniversario dell’Unificazione ha ricordato agli italiani l’importanza del processo che nel 1861 riunisce i territori della penisola in uno stato nazionale, molto c’è ancora da fare per giungere a una sua valutazione spassionata. Soprattutto per quanto riguarda il ruolo del Mezzogiorno. Com’è possibile che il Regno delle Due Sicilie si sia liquefatto davanti a mille volontari guidati da un pittoresco generale in poncho e camicia rossa? Che parte hanno, negli avvenimenti, le iniziative delle popolazioni meridionali o, piuttosto, gli errori dell’élite borbonica? E cos’ha significato, per la storia lunga del paese, la fusione di realtà molto diverse come il Nord e il Sud? Il saggio mette a fuoco i punti salienti di questo sofferto percorso, interpretando in modo innovativo una «questione meridionale» che, dopo aver condizionato fortemente lo stesso Risorgimento, resta tuttora un argomento primario dell’agenda politica italiana.

Paolo Macry insegna Storia contemporanea nell’Università di Napoli Federico II. Con il Mulino ha pubblicato «La società contemporanea» (1992), «Ottocento» (2002) e «Gli ultimi giorni. Stati che crollano nell’Europa del Novecento» (2009).


(Tratto da mulino.it; https://www.mulino.it/isbn/9788815239907?forcedLocale=it&fbrefresh=CAN_BE_ANYTHING)