OPERE E ARCHITETTURA DEL REGNO D'ITALIA

Si invitano gli insigniti a censire gli edifici, i monumenti e la lapidi dedicate a Casa Savoia, ai Suoi Sovrani e ai Suoi rappresentanti presenti in Sicilia e a inviare le relative immagini alla Delegazione

Messina, Teatro Vittorio Emanuele II

Il teatro sorge a Messina nella via Garibaldi. Voluto da Ferdinando II di Borbone fu realizzato su progetto dall'architetto napoletano Pietro Valente in stile neoclassico e fu inaugurato il 12 gennaio 1852 con il nome di “Teatro Santa Elisabetta” in onore della regina madre Maria Isabella di Borbone-Spagna. Nel settembre del 1860 con l'annessione della Sicilia al Regno Sabaudo il nome venne mutato in onore del nuovo monarca costituzionale S.M. Vittorio Emanuele II. Due anni più tardi lo stesso Re d'Italia interveniva nel teatro a lui dedicato assistendo ad uno spettacolo in suo onore. Pesantemente danneggiato dal terremoto del 1908, fu oggetto di un lungo restauro che lo ha quasi interamente ricostruito. (Amm. S.A. Ponzio)


Messina, Galleria Vittorio Emanuele III

Progettata dal messinese Camillo Puglisi Allegra (1884 – 1961), iniziata nel 1924, decorata da Bonfglio e Lovetti, fu intitolata a Vittorio Emanuele III il Re Soldato. Ha sede sulla via Cavour con ingresso principale su Piazza Antonello e fu inaugurata il 13 Agosto del 1929. L'interno si articola in tre bracci a Y confluenti , al centro, in un esagono sormontato da una cupola a vetri, le volte a botte dei bracci hanno dei lucernai a vetri colorati; il pavimento è realizzato con tesserine a mosaico. Dichiarata bene di interesse storico artistico. (Amm. S.A. Ponzio)



Palermo, monumento equestre al “Padre della Patria”

In Piazza Giulio Cesare a Palermo, la piazza antistante la Stazione Centrale, si erge il grandioso monumento equestre, dedicato dal Comune e dalla Provincia di Palermo al "Padre della Patria".
Fu inaugurato nel 1886 alla presenza di molte autorità dell'epoca ed è formato da un grande basamento in marmo e dalla statua equestre in bronzo del primo Re d'Italia Vittorio Emanuele II, opera dello scultore palermitano Benedetto Civiletti (1845-1899). Il basamento in marmo di Carrara è opera di Salvatore Valenti.
I due bassorilievi ubicati sui lati lunghi del piedistallo sono stati realizzati dallo scultore palermitano Stefano De Lisi e dallo stesso Benedetto Civiletti. Il bassorilievo di sinistra, di Stefano De Lisi, rappresenta il corteo reale che con il Re Vittorio Emanuele II si dirige verso il palazzo del Quirinale, nel 1871. Il bassorilievo di destra, scolpito da Benedetto Civiletti nel 1887, rappresenta Vittorio Emanuele II e il Maresciallo Radetzky, ciascuno col proprio seguito, mentre a Vignale, il 24 marzo 1849, si accingono a firmare l'armistizio dopo la sconfitta di Novara che comportò l'abdicazione del Re Carlo Alberto e l'inizio del regno del figlio Vittorio Emanuele. (Amm. S.A. Ponzio)



Corso Alberto Amedeo

A Palermo c'è una arteria importante della città che va dal corso Calatafimi al corso Finocchiaro Aprile che porta il nome di Corso Alberto Amedeo di Savoia, pochi credo sappiano chi sia stato questo personaggio e perché soprattutto i palermitani gli hanno dedicato quest'opera.
Nel 1848 i siciliani si ribellarono contro Ferdinando II di Borbone, il Parlamento che si era insediato nell'Isola decise di porre sul trono del Regno di Sicilia un membro della Real Casa di Savoia, pensarono quindi al secondogenito del Re Carlo Alberto, il Duca di Genova Ferdinando Maria Alberto Amedeo di Savoia-Genova fratello di Vittorio Emanuele. Senza aspettare il consenso dell'interessato il 10 Luglio 1848 lo proclamarono Re di Sicilia col nome di Alberto Amedeo I. Ferdinando non accettò tale ruolo anche per non lasciare l'Armata Sarda seriamente impegnata nella prima guerra d'indipendenza. Questo sovrano, esistito solo nel desiderio di alcuni palermitani, ha tuttora un corso a lui intitolato. (Amm. S. Ponzio)


Cancello centrale del palazzo delle Poste, Catania: si nota distintamente la corona sabauda; il palazzo, opera dell'architetto catanese Francesco Fichera, fu inaugurato da Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III il 5 maggio 1930, costituendo la più imponente opera architettonica dell'allora regime. (Fotografia del Cav. Dott. Francesco Giordano, Catania)



















STADIO COMUNALE DI SIRACUSA: edificato nel 1932, fu dedicato a S.M. il RE VITTORIO EMANUELE III. A seguito dei lavori di restauro conclusisi nel 2015 per volontà dell'Amministrazione Comunale e della Sovrintendenza ai BBCCAA è stata adeguatamente ricollocata l'originaria intitolazione

Busto di S.M. Umberto I - Augusta (SR)
Inaugurato nel 1905 alla presenza di Tommaso di Savoia, 
duca di Genova (fratello della Regina Margherita)
Foto: Amm. S.A. Ponzio

CATANIA: Monumento equestre a S.M. Re Umberto I, opera dello scultore palermitano Mario Rutelli, inaugurato il 30 Settembre 1911 alla presenza di S.M. Re Vittorio Emanuele III, con la propria consorte la Regina Elena e l'allora presidente del consiglio Giovanni Giolitti. 
(Foto: Amm. S. Ponzio)


Messina: busto marmoreo di S.M. Umberto I esposto presso la storica sede della Camera di commercio. Opera del 1888 di G. Scarfi.
(Foto: Amm. S. Ponzio)

Caltanissetta: Ospizio di Beneficenza Umberto I sito in Via Re d'Italia, fondato nel 1864;
(Foto: O. Lunetta)


Caltanissetta: Teatro Regina Margherita in Corso Vittorio Emanuele II - Completato nel 1873 ed inaugurato nel 1875 con il Macbeth di Giuseppe Verdi.
(Foto: O. Lunetta)

Caltanissetta: monumento a S.M. Umberto I opera dell'artista Michele Tripisciano del 1911 e collocato nel 1922 nella omonima via;
(Foto: O. Lunetta)

Caltanissetta: Busto di S.M. Vittorio Emanuele II opera dell'artista nisseno Tripisciano del 1891 posto all'interno della Villa Amedeo;
(Foto: O. Lunetta)



Messina: Busto in bronzo di S.M. Umberto I al Villaggio Annunziata a Messina opera di Rosario Leopardi, fuso nella Regia Fonderia di Torino. Inaugurato il 26 settembre 1908
(Foto: Amm. S. Ponzio)

Trapani: monumento dedicato a S.M. Vittorio Emanuele II ubicato nella omonima piazza 
e realizzato nel 1881 dallo scultore Giovanni Duprè.
(Foto: Amm. S. Ponzio)

Il panfilo Reale "Savoia"
(Foto. Amm. S. Ponzio)