Il 1 settembre 1939 S.A.R. la
Principessa di Piemonte Maria José di Savoia viene nominata Ispettrice Generale
del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, parimenti
note con il nome di crocerossine.
La carica viene assunta durante
una austera cerimonia il 4 ottobre successivo alla presenza di alcune alte
cariche dello Stato tra le quali il Presidente Generale della benefica
Istituzione, il Sen. Filippo Cremonesi e la Duchessa d’Aosta madre, Elena di
Francia, che segnerà il passaggio del testimone alla Principessa di Piemonte
con la consegna del distintivo di Ispettrice Nazionale della Croce Rossa.
“Sorella di Piemonte”, come viene
spesso chiamata, già Infermiera Volontaria in Africa Orientale Italiana durante
la guerra in Etiopia nel 1936, procederà ad una profonda riorganizzazione del
Corpo tale da migliorarne l’efficienza e la capacità di azione, non solo per
ciò che concerne gli aspetti più strettamente sanitari.
Durante il secondo conflitto
mondiale la consorte di Umberto di Savoia presiederà con zelo ed abnegazione le
attività della Croce Rossa, visiterà personalmente i numerosi feriti ricoverati
nei vari ospedali civili e militari, si batterà perché i servizi resi fossero
all’altezza della grave situazione spesso ostacolata dal regime.
Anche nei mesi così complessi
dopo la fine del conflitto e fino al referendum
istituzionale del 1946, Maria José,
rientrata in Italia, volle svolgere i
suoi compiti istituzionali a fianco alle Sorelle
per come ricorderanno nei loro diari Umberto Zanotti Bianco e sorella Vittorina
Paoletti.
La CRI conserva ancor oggi grata
il ricordo di Sorella di Piemonte.
David G. Truscello