In occasione della vigilia della Festa di Santa Barbara, Celeste Patrona di marinai, artiglieri, genieri e vigili del fuoco, per iniziativa di Don Andrea Di Paola, 1° cappellano capo della M.M., la Lampada votiva del Regio Incrociatore “Bolzano” donata dai superstiti all’Arcivescovo Mons. Francesco Fasola nel 1976, e da allora custodita presso la Basilica Cattedrale, ha trovato nuova collocazione nella chiesa dedicata alla Martire di Nicomedia sita all’interno della Base Navale di Messina, ove continua ad ardere in memoria dei Caduti della Patria essendo stata accesa e benedetta da Mons. Cesare Di Pietro il 3 u.s. durante il Rito dei primi vespri. Parimenti è stata benedetta anche la bandiera della sezione provinciale dell’ANMI intitolata all’Eroe di Premuda l’Amm. Luigi Rizzo.
L’evento, partecipato da autorità civili e militari, tra le quali il Prefetto di Messina Dott.ssa M. C. Librizzi e il Gen. C. d’A. CC Gen. L. Robusto, ha visto la numerosa presenza della cittadinanza e di molteplici sodalizi combattentistici e d’arma.
Il Regio Incrociatore “Bolzano”, vanto e gloria della Marina Militare italiana venne silurato assieme al Muzio Attendolo nelle acque delle Eolie, in prossimità dello specchio di mare antistante l’isola di Panarea il 13 agosto 1942. Dei quattro siluri sganciati da un sommergibile inglese, solo due andarono a segno.
Progettato come incrociatore pesante, appartenente alla classe “Trento”, a differenza di molte altre unità analoghe, il “Bolzano” fu dotato di una corazzatura sottile che gli permise di superare i 38 nodi. Impostato a Livorno nel 1930, venne varato due anni dopo,per entrare infine in servizio nel 1933.
Sopravvissuto alla Battaglia di Punta Stilo (1940), ebbe modo di affrontare nuovamente il nemico nel novembre successivo durante Battaglia di Capo Teulada, dove grazie alla velocità di cui era dotato ne uscì indenne, salvo poi prendere parte allo scontro di Gaudo nell’ambito della Battaglia di Capo Matapan (1941).
Gravemente danneggiato da una bomba nemica alla fonda di Messina, nel 1942 durante una missione per eliminare un convoglio britannico già bombardato, subì il siluramento nemico che lo costrinse ad incagliarsi nei bassi fondali di Panarea.
Recuperato e messo a galla fu rimorchiato per le riparazioni necessarie a Napoli ma, dopo l’8 settembre 1943, cadde in mano ai tedeschi e definitivamente affondato da unità anglo-italiane il 22 giugno 1944.
.