mercoledì 27 gennaio 2021

Ricordo di S. M. la Regina Maria José.

L’8 gennaio 1930, nella Cappella Paolina del Quirinale, la giovane Principessa Maria José del Belgio sposa il Principe di Piemonte ed erede al trono d’Italia, Umberto di Savoia. L’evento, cui ha fatto seguito un’ostensione straordinaria della Sacra Sindone, è stato commemorato dall’emissione di una serie di francobolli intitolata “Nozze del Principe Umberto con Maria José del Belgio”. Per l’occasione, al termine della sacra Funzione, gli sposi furonoricevuti in udienza da S.S. Pio XI.



I due Principi si erano conosciuti il 7 febbraio 1918 a Battaglia Terme, in provincia di Padova, allorquando sia i Sovrani d’Italia sia quelli del Belgio si trovavano in visita alle truppe sulla linea del fronte. L’incontro, organizzato con i buoni uffici del conte Solaro del Borgo, colonnello di cavalleria e gentiluomo di corte, fu premessa al successivo viaggio a Venezia realizzato nei giorni seguenti. Prima del commiato Umberto donerà a Maria José una cornice d’argento contenente il suo ritratto da bambino che troverà posto sul pianoforte della giovane, a Laeken, per tutto il periodo della sua giovinezza. Dopo le nozze Maria José di Savoia si trasferirà a Torino dove l’augusto consorte è comandante del 92° reggimento di fanteria. Segue il trasferimento a Napoli e la nascita nel 1934 della primogenita Maria Pia, che anticipa di tre anni quella dell’erede al trono d’Italia S.A.R. il Principe di Napoli Vittorio Emanuele.  Ancora nella città partenopea nel 1940 nasce la terzogenita Maria Gabriella nel 1943, a Roma, Maria Beatrice.



Fino al 1946 ed anche oltre, durante gli anni dell’esilio, l’impegnosociale e umanitario della Principessa di Piemonte prima e Reginad’Italia poi è intensissimo. Le attività con la Croce Rossa Italiana e più precisamente il servizio prestato in abiti da crocerossina proiettano, alla vigilia della Seconda G.M,. la futura sovrana d’Italia sui fronti più caldi dello scacchiere internazionale. Dalla penisola italiana all’Africa Orientale Maria José passa in rassegna reparti militari e visita i numerosi ospedali dove trovano conforto le indiscriminate vittime del conflitto.  



Non sfuggono in quest’ambito le ripetute apparizioni della Principessa di Piemonte sui luoghi bombardati dove si reca in soccorso delle popolazioni sfollate. Basti pensare al riguardo alla visita realizzata nel 1943 al quartiere di San Lorenzo a Roma, dove tra le rovine S.A.R.  si intrattenne con gli abitanti del luogo assicurando loro conforto e generi di prima necessità. 



Già Ispettrice Generale del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana dal 1939, Maria José di Savoia fu tenace negoziatrice presso le potenze Alleate per la fuoriuscita dell’Italia dal conflitto e la rapida restaurazione dei diritti civili e delle libertà fondamentali. Divenuta Regina d’Italia il 9 maggio 1946, fu costretta a lasciare l’Italia a causa dell’ esilio comminato contro la Famiglia Reale dopo le oscure vicende legate al Referendum del 2 giungo dello stesso anno.



Nonostante la forzata lontananza l’ultima Regina d’Italia continuò incessantemente l’attività filantropica e umanitaria a favore dei bisognosi e sostenendo numerosi talenti artistici privi di mezzi. Al riguardo nel campo musicale e letterario la Sovrana istituì importanti premi. Raffinata saggista, Maria José d’Italia è ricordata anche per le sue pubblicazioni di carattere storico molto apprezzate in campo scientifico. Il 27 gennaio 2001 muore a Thônex, in Svizzera, stretta nell’affetto della Famiglia Reale. Da allora riposa nell’Abbazia di Altacomba accanto al regale Consorte e ultimo Re d’Italia Umberto II.

D. Truscello

 

 

Articolo della Croce Rossa Italiana

https://www.cri.it/27-01-2021-ricordo-scomparsa-sar-maria-jose-savoia-principessa-piemonte 

 

giovedì 7 gennaio 2021